La Festa della Municeddha nasce nel 1985 su iniziativa di un gruppo di amici, desiderosi di ideare un evento che raccontasse la storia identitaria di Cannole. L’intento era quello di far rivivere le antiche tradizioni gastronomiche locali ma, soprattutto, di celebrare la municeddha, una varietà di chiocciola, helix aperta, diffusa e, oggi, anche allevata in Salento. Dal 10 al 14 agosto a Cannole esplode la festa e quest’angolo di Salento si trasforma in un caleidoscopio di colori e di sapori, di ritmo, musica e allegria. La municeddha, piccola, scura, e con un opercolo calcareo bianco che ricorda i cappellini inamidati delle monache, prende il suo nome proprio da queste sue caratteristiche. Durante la festa, la municeddha si gusta alla Cannolese (soffritta), al sugo o arrostita. A fare da corollario a questi gustosissimi piatti della tradizione, un tripudio di sapori salentini: pittule, focacce rustiche, peperoni a salsa, melanzane grigliate, peperonata, polpette fritte di carne di cavallo, carne alla griglia, carne di cavallo al sugo, pane con alici e ricotta forte, pasticciotti e l’immancabile spumone, il gelato salentino. La Festa della Municeddha rappresenta un’importante vetrina per i prodotti agroalimentari locali.
DOVE SI SVOLGE
Piazzale via Mora. Cannole - Lecce - Puglia
DA VEDERE
Nel cuore del Salento, a pochi chilometri dalla costa adriatica, si trova Cannole, un piccolo borgo di circa 1700 abitanti, ricco di storia, cultura e natura. Passeggiando nel centro storico è possibile vedere le case a corte, le eleganti balconate barocche e la chiesa madre. In piazza San Vincenzo si può ammirare la Torre dell’orologio e il campanile, Palazzo Villani, il ‘Seggio’, Palazzo Cornacchiulo, il Castello (Palazzo Granafei). Procedendo verso la deliziosa Cappella Madonna di Costantinopoli, si potranno vedere la colonna dell’Osanna e, nelle campagne, la Casina Tursani, un tempo Tenimento dei Templari e Anfiano, testimonianza bizantina. A ridosso del paese è possibile vedere il Parco Naturale e Archeologico di Torcito, un complesso masserizio risalente al Medioevo.
LA RICETTA
Municeddhe soffritte o alla Cannolese.
Lavare accuratamente le lumache, lasciate con il guscio e l’opercolo bianco. Portare a ebollizione una pentola d’acqua salata e sbollentare le lumache per 10’. Scolarle. Togliere l’opercolo bianco (la panna). In una padella, scaldare l’olio extravergine d’oliva con la cipolla affettata sottile e il peperoncino, aggiungere le lumache e farle soffriggere a fuoco medio per 10-15’, mescolando di tanto in tanto. Salare e sfumarle con il vino. Impiattare e gustare dopo aver tolto dal guscio la lumaca, aiutandosi con uno stuzzicadenti e accompagnando il piatto con pane di grano.




