La tradizionale Sagra di Sant’Antonio con “cicciolata” è diventata un appuntamento atteso all’interno della comunità di Casalgrande, con centinaia di espositori di prodotti tipici provenienti da tutta Italia. La sagra è intitolata a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali: una ricorrenza che nei secoli è sempre stata particolarmente sentita nelle campagne, dove l’agricoltura e l’allevamento hanno rappresentato la sopravvivenza e la principale fonte di vita. Organizzata dalla Pro Loco Casalgrande, formatasi nel 2010, ha l’obiettivo di valorizzare le tradizioni locali e la promozione dell’enogastronomia e del comparto agricolo, con esposizioni di trattori e dei processi di lavorazione utili alla trasformazione dei prodotti derivanti dall’agricoltura. I visitatori potranno assistere alla tradizionale cottura dei ciccioli, della forma del Parmigiano Reggiano e del mosto dell’aceto balsamico così come la storia racconta.
DOVE SI SVOLGE
Centro storico. Casalgrande - Reggio Emilia - Emilia-Romagna
DA VEDERE
ll comune di Casalgrande è diviso in due borgate, Boglioni, sede comunale e zona residenziale, in cui si è sviluppato il più recente centro storico, e Casalgrande Alto, sede della vecchia chiesa storica e dell’antico castello, già esistente nel 1200. Casalgrande è dagli anni Settanta uno dei più grandi e importanti distretti delle ceramiche e, all’altezza del polo produttivo della Casalgrande Padana, si possono ammirare due spettacolari landmark: la Casalgrande Ceramic Cloud, dell’artista giapponese Kengo Kuma, e la Casalgrande Ceramic Crown, dell’architetto Daniel Libeskind. Per gli amanti delle passeggiate da non perdere il parco La Riserva. In un punto panoramico è possibile sedersi su una Big Bench di colore viola, realizzata dalla Pro Loco con il Comune.
LA RICETTA
Ciccioli.
Per preparare i ciccioli, il grasso viene tagliato in piccole parti e viene messo a cuocere su fuoco lento così da far fondere la parte grassa e consentire l’evaporazione dell’acqua contenuta. Quando i pezzi di grasso hanno acquistato un colore giallastro, vengono versati in un canovaccio, spremuti e infine insaporiti con l’aggiunta di aromi, come chiodi di garofano, cannella, pepe, noce moscata, in dosi e proporzioni variabili a seconda del salumaio che li prepara. La parte colata è lo strutto, la parte solida residua sono i ciccioli. Dopo la torchiatura i ciccioli possono essere lasciati in formella oppure sbriciolati a caldo.




