Festa del Pentecoste e dei Faseu Bon del Francù

Refrancore Refrancore AT

sabato 23 maggio 2026

La festa affonda le sue tradizioni nella metà del 1500 quando i feudatari del paese offrivano ai poveri, in occasione della Pentecoste, le rimanenze dei magazzini di fagioli e farina. L’evento ha come focus la cottura per otto ore del fagiolo dall’occhio di Refrancore in caldaie, con una ricetta tramandata da generazioni. Al pomeriggio, dopo la benedizione delle stesse, si procede ancora oggi alla distribuzione gratuita della pietanza alla popolazione in abbinata al vino Barbera e al Grisutin, pagnottina di pane a pasta dura. Il tutto viene corredato da una sfilata in costumi medievali con sbandieratori e armature che portano all’elezione del Re o Regina di Refrancore. 
I fagioli di Refrancore avevano perso la loro importanza con l’arrivo delle tipologie americane. Dal momento che è una varietà che usa poca acqua, la sua coltivazione si era spostata a sud e per molti anni la tradizionale fagiolata è stata realizzata con fagioli africani. Oggi però si è tornati a coltivare questa antica tipologia di fagiolo che si prepara cuocendolo nelle cudere a fuoco lento, con l’aggiunta di verdure, cotiche, pancetta, lardo e zampini di maiale.

DOVE SI TROVA

Piazza Colonia Refrancorese di Torino. Refrancore - Asti - Piemonte

DA VEDERE

Il paese è sorto in cima a una collina di arenaria, intorno all’antica chiesa di San Martino, eretta a fine XVI secolo in sostituzione di una più antica e piccola parrocchiale. La chiesetta romanica di Santa Maria Maddalena è stata edificata intorno al XII secolo. Il campanile di San Sebastiano è poi simbolo del paese e si erge sulla piazza IV Novembre. Di delicata fattura settecentesca, è l’unico resto dell’antica chiesa campestre di San Sebastiano, sede dell’omonima confraternita. La torre campanaria svetta per oltre 20 metri e presenta una singolare pendenza sulle case sottostanti. Il complesso fortificato del Ricetto è databile agli inizi del XV secolo. La torre-porta e l’edificio accanto diventarono, a fine Cinquecento, la chiesa parrocchiale con annesso campanile.

LA RICETTA

Fagioli con le cotiche.
Per prima cosa fare a pezzi le cotiche, in modo da avere delle strisce più o meno regolari, bollirle in acqua calda finché non diventano tenere. Nel frattempo, lasciare i fagioli in ammollo 12 ore, quindi metterli all’interno di una pentola con acqua fredda e lessarli. Fare un trito di cipolla, carote e sedano e preparare un soffritto a cui unire la passata. Dopo dieci minuti, aggiungere i fagioli scolati e le cotiche, due o tre mestoli di brodo vegetale o acqua di cottura dei fagioli, far andare per una decina di minuti fino a ottenere un sugo denso. Aggiungere sale e pepe.