La Sagra del Panigaccio di Podenzana, nata nel 1973 e celebrata ogni agosto al Parco del Gaggio, ha lo scopo di valorizzare il panigaccio, un prodotto tipico locale presente nelle cronache della Lunigiana dal 1400. L’evento si tiene in una struttura attrezzata costruita grazie a contributi pubblici, privati e delle associazioni locali, in un luogo simbolico che ospita anche il santuario della Madonna della Neve. La sagra riunisce tutta la comunità per celebrare tradizioni locali, con la preparazione folkloristica del panigaccio e la sua degustazione, in un panorama che si affaccia sulla Val di Magra, l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane.
Il panigo, un cereale povero da cui deriva il panigaccio, veniva considerato il “pane” della Lunigiana, nutrendo gran parte della popolazione, cotto su testelli di terracotta, sovrapposti e preriscaldati sulla fiamma di legno di castagno e faggio. Il panigaccio è definito come il prodotto tipico perché soddisfa i cinque sensi: gusto per il sapore; olfatto per il profumo del grano; udito per lo scoppiettio del focolare; tatto per il fatto che si mangia rigorosamente con le mani; vista, per l’appagamento nell’osservare l’affascinante e folkloristico procedimento di preparazione.
DOVE SI SVOLGE
Parco del Gaggio. Podenza - Massa-Carrara - Toscana
DA VEDERE
Podenzana è un luogo ricco di storia e bellezze naturali al confine con la Liguria e l’Emilia, punto d’incontro tra antiche vie di comunicazione quali la Via Francigena e la Via Italiana del Cammino di Santiago. Ospita importanti testimonianze storiche come la pieve romanica di Sant’Andrea e il santuario del Gaggio. Grazie alla sua posizione strategica e al clima favorevole, Podenzana ha mantenuto una vivace comunità, che l’ha fatta divenire una rinomata “Food Destination”. Inoltre si trova a breve distanza da luoghi di fascino come le Cinque Terre, il Golfo dei Poeti e le località sciistiche dell’Appennino.
LA RICETTA
Panigaccio.
L’impasto di acqua, farina e sale del panigaccio cuoce con il calore rilasciato dai testelli di terracotta, posati uno sopra l’altro alla giusta temperatura. Con una cottura di pochi secondi e una successiva scottatura in acqua bollente può essere servito come primo piatto condito con pesto o sugo di funghi. Con una cottura di circa tre minuti nei testelli può invece essere servito come secondo per accompagnare salumi e formaggi o come dolce con Nutella o miele.